lunedì 11 ottobre 2010

Terza settimana, si comincia!

Prima di parlare del running faccio un passo indietro, a ieri, domenica.

In programma c'era solo di riposarmi. Però poi la mi sorella mi ha chiesto se la accompagnavo a fare qualcosa, visto che per 3 giorni non aveva allenamenti e ferma del tutto non voleva stare. Allora le ho chiesto se le andava un girata in MTB, e mi ah detto che andava bene. Quindi ho messo a posto il mio rudere e dato una sistemata alla sua bici, più nuova della mia e sicuramente meglio. Entrambe MTB da corsa, la mia ha una ventina d'anni, la sua una decina: eridità paterne.

Partiamo su asfalto, poi ci infiliamo nella prima bellissima sterrata. Uno stradone largo e tenuto benissimo verso "Le Pianore". Da qui scendiamo nel padule e dopo poco risaliamo verso Orentano. poco prima di entrarvi però, svoltiamo a destra in una strada di campagna che dopo poco diventa un po' bruttina, con pietroni e fosse profonde in mezzo. Superiamo a piedi un pezzo non troppo impegnativo, ma d'altrond eera inutile rischiare per nulla: per le fra una settimana inizia il campionato di serie C di pallavolo, per me è meglio non sparare sulla croce rossa.

Fra l'altro la mia bici è un inno al rischio. La catena salta in continuazione e non è difficile che sulle salitelle prenda delle fragorose botte su una parte anatomica molto delicata. Senza contare che i freni funzionano solo se azionati almeno dieci secondi prima della necessità.
Comunque non siamo a fare le gare e va bene. Poco dopo entriamo su una strada dove già una volta passai con Sara. Da qui è facile, la seguiamo e dopo essere ritornati sulla via asfaltata ci ributtiamo subito nel bosco. 

Prima di sbucare su un'altra e più importante arteria, ci imbattiamo in un tratto dove erano stati stesi a terra volutamente dei tralci di rovi. Bastardi. Penso che è meglio non rischiare di rimanere a piedi e passiamo adagi camminando.

Poi inizia il bello. Ci addentriamo in un viottolo sconosciuto che ben presti si rivelerà una fregatura. Strada completamente allagata, e condizioni sempre più brutte fino a un bivio. Provo da solo la continuazione naturale della strada, ma è veramente una fangaio e avendo cuore della sorella decido che è meglio evitare. Allora svoltiamo a sinistra verso uno strappo con pendenze ampiamente superiori al 20% che superiamo a piedi. 

Arrivati in cima inizia il delirio. Strada che probabilmente è abbandonata da anni, passiamo a fatica fra la vegetazione e i tronchi di pino caduti a terra. Sempre più brutta, arriviamo a un tratto dove tutto si trasformava quasi in bosco. A quel punto inutile tentare di seguire l'antico sentiero, tagliamo nel bosco fitto tentando di raggiungere la strada asfaltata che in teoria era in quella direzione. Facciamo bene infatti: dopo essere finiti in aperti campi ormai ababndonati, ci infiliamo per un viottolo anch'esso lasciato in balia del bosco e arriviamo a un'abitazione. Discesa, risalita e siamo sull'asfaltata.

Arriviamo in fondo alla valletta, risaliamo e tentiamoa ncora una volta di tornare a casa per strade sconosciute. L'ultimo tentativo è una bella strada che dopo una ripida discesa ci porta direttamente in una fresca valle dove per miracolo non cado in terra, infilandomi in una fossa modello sabbie mobili. Passiamo dentro ad un ruscello lavando un po' le bici con acqua corrente e, preso atto che sis tava trasformando nella solita fangaia, torniamo indietro e passiamo dalla strada normale.

Alla fine quasi due ore, km pochi, divertimento parecchio.


Ed ecco, a questo punto brevemente, il momento di parlare di corsa. Stamattina dopo i 9 km di sabato ho calato un po'. 6 km come venivano, senza stare a controllarmi. Anche oggi mi sono spostato in macchina, di pochissimo però, raggiungendo lo stradone sterrato delle Pianore. 1.5 km di lunghezza, fatto 4 volte. Non è pianeggiante ma sempre in lieve pendenza, salita o discesa si alternano al giro di boa. Media di 5'38'' a km, mi accontento.

Domani riposo, mentre mercoledì in programma 9-10 km. Se il meteo si conferma saranno molto bagnati.

Keep the faith

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